Cosa sono i Fondi Comuni di Investimento e le SICAV

I fondi comuni d’investimento mobiliare aperti sono organismi che, in forza di un contratto di natura fiduciaria, raccolgono capitali e li investono in titoli (azioni, obbligazioni ed altri strumenti finaziari), al fine di ottenere un rendimento ed un effettivo frazionamento dei rischi.

fondi mobiliari aperti, rispetto ai fondi chiusi ed ai fondi immobiliari, sono più utilizzati: godono di un’offerta più vasta, possono essere acquistati con somme molto più ridotte e sono molto più flessibili.

Il fondo è un patrimonio collettivo (quindi comune), costituito con i capitali raccolti tra una pluralità di partecipanti, ciascuno dei quali detiene un determinato numero di quote.

È definito aperto in quanto i partecipanti sono liberi di investire o disinvestire nel fondo in ogni momento senza alcuna limitazione. In ogni momento, secondo le scelte di investimento o disinvestimento dei risparmiatori, varia il numero degli investitori che aderisce al fondo e quindi la consistenza del patrimonio investito.

Per quanto riguarda l’oggetto dell’investimento, il fondo aperto, per rispettare il requisito del pronto disinvestimento, deve essere un fondo mobiliare nel senso che l’investimento del relativo patrimonio deve essere effettuato in strumenti finanziari che garantiscono un’elevata liquidabilità.

Il capitale raccolto dal fondo viene suddiviso in quote che inizialmente assumono il valore nominale per esempio di 5 Euro; successivamente, modificandosi il valore delle attività in cui il fondo è investito, assumono un valore quotidiano che deriva dal rapporto tra la valorizzazione delle attività del fondo, ed il numero di quote in circolazione.

Le quote vengono attribuite ai partecipanti in proporzione al capitale conferito da ciascuno di essi.

Le somme raccolte vengono affidate in gestione ad un gestore che ha anche il compito di curare i rapporti con i partecipanti. Alle società di gestione fanno capo diversi fondi, ognuno dei quali ha patrimonio, denominazione, durata, ripartizione dei titoli e gestore propri.

Il patrimonio del fondo (custodito da una banca depositaria) è separato da quello del gestore, da quello di altri fondi gestiti dallo stesso e da quello appartenente ai singoli partecipanti.

Su di esso non sono ammesse azioni dei creditori del gestore.

I creditori dei singoli partecipanti possono esercitare i loro diritti solo sulle quote di cui essi dispongono.

Il risparmiatore può investire anche piccole somme (di solito, la quota minima di sottoscrizione iniziale è di 1.000 Euro, ma non mancano fondi accessibili con 500 o addirittura con 125 Euro); il rendimento (di solito) viene reinvestito automaticamente; quasi tutti i fondi infatti sono del tipo a capitalizzazione dei proventi, pertanto il rendimento di questo strumento sarà dato dall’aumento del capitale investito e non dalla distribuzione delle cedole (esistono anche fondi a distribuzione dei proventi – quasi sempre obbligazionari – in grado di distribuire periodicamente il rendimento realizzato);

un patrimonio di grosse dimensioni consente di investire in titoli di centinaia di aziende, diversificando l’investimento e riducendo notevolmente il rischio azienda: il valore dell’investimento viene reso più stabile e, quindi, meno rischioso;

i fondi comuni permettono l’investimento in mercati difficili (a volte difficilmente accessibili e/o più costosi) come quelli esteri, o particolarmente rischiosi e sofisticati come quelli dei future o altri contratti derivati.

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